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      Tutta la Sua opera tese all'unione dei popoli senza distinzione di razza, casta, colore, poichè, diceva, una è origine, uno è il dolore, una deve essere la vita dei popoli in una intesa comune, onde rendere la vita gioiosa e degna di essere vissuta.
      Preconizzava «l'unione dell'Europa»; come voleva Mazzini, in un'intesa di popoli liberi, spezzando gli antagonismi nazionalisti ed armonizzando gli interessi di tutti per tutti, in una vera repubblica federale Europea. E poi, diceva, non basta; bisogna giungere «all'internazionale dei popoli per opporsi all'internazionale capitalista. Bisogna tendere alla unità del mondo attraverso un'intesa di tutti i popoli. Il massimo apporto deve essere dato dalle organizzazioni operaie».
      Era internazionalista perchè concepiva il mondo come una ed inscindibile unità composta di uomini fatti per intendersi, amarsi, lavorare, solidarizzare. Ma si sentiva Italiano perchè amava la Sua terra nativa, culla di martiri, di poeti, di eroi e di scienziati.
     
     
      LA SUA OPERA SCIENTIFICA
     
      Scrittore forbito, elegante e veemente, attuò nel giornalismo italiano e straniero un profondo e vasto diuturno sforzo intellettuale, svolgendo un programma di educazione ed elevazione spirituale delle classi lavoratrici.
      Vero poliglotta, conosceva ben quattordici lingue. Si era approfondito inoltre nella chimica e nella fisica; inventò parecchie macchine fra le quali un apparecchio avvisatore di fiume in piena, un telefono altisonante il cui ricevitore dei fonogrammi poteva, in quell'epoca, udire da oltre dieci metri di distanza.


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Storia della Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare
di Giulio Tanini
Tipogr. Angassini Genova
1952 pagine 173

   





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