Genova, 21 maggio 1914
G. Giulietti
Cap. XI.
LA «TRADITRICE» E IL CONTRATTACCOFEDERALE ALLA FINE DELLA SERRATA
ARMATORIALE - MOLTI FERMI DI NAVI
(Giugno 1914)
Abbiamo detto a suo tempo che gli Armatori avevano fatto di tutto per riuscire a scindere le forze di Giulietti, creando una organizzazione «gialla» composta di Ufficiali di macchina e di coperta e che a tal fine si erano perfino rivolti al centro di Camogli.
Perdurando da molto tempo la serrata armatoriale delle «carrette», Giulietti, visto che l'Associazione «gialla» o secessionista degli Ufficiali diventava una offesa sempre più molesta alla unione dei marittimi, prese la decisione di dominarla dall'interno della medesima per poi demolirla. Chiamò a raccolta i suoi migliori e organizzò l'infiltrazione in campo avversario, mandando ad iscriversi nella «gialla» la più grande quantità possibile di ufficiali fedeli. Raggiunta la maggioranza, provocò il 22 giugno 1914 la Assemblea della traditrice associazione. Riuscì imponente. I traditori non avevano mai visto tanti soci, tra i quali c'era anche Giulietti. La discussione, svoltasi con il capo dei «gialli», fu interessante, ma in queste discussioni è difficile battersi con Giulietti.
Egli infatti trascinò dalla sua parte tutti; nella parte opposta infatti rimase soltanto il capo dei krumiri.
L'Associazione fecemalista passò così nelle mani della Federazione Marinara, che la assorbì completamente, sciogliendola.
Sia per questo fatto, sia perchè i noli incominciavano a salire, gli Armatori decisero la fine della serrata e annunciarono determinati miglioramenti agli equipaggi.
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