L'APPELLO DI CALDA
31 Luglio 1914
«La Commissione Esecutiva della Camera del Lavoro di Genova e di Sampierdarena:
Dopo avere accordato, senza neppure discutere, il doveroso suo appoggio alla Federazione Marinara che tende sempre a rivendicare il diritto a una vita migliore per una numerosa quanto benemerita categoria di proletari:
Confida che le locali Autorità – Governative, Portuarie, Comunali – vorranno risparmiare a Genova e al suo porto danni maggiori che sarebbero inevitabili qualora si persistesse nella violazione delle pubbliche libertà, a beneficio di una delle parti in conflitto – quella armatoriale – che è la più ricca, e conseguentemente la più provvista di mezzi di lotta.
In ogni modo, lieta di trovarsi in questa circostanza completamente d'accordo con i Sindacati delle Organizzazioni Portuali, mette in guardia tutta indistintamente la classe lavoratrice contro il reclutamento di personale chiamato a tradire gli interessi di chi compie sacrifici per la difesa del proprio pane: e, augurando che un dignitoso accordo intervenga presto a por fine al conflitto fra la Gente di Mare e la classe padronale, invita tutti i Lavoratori del Porto a tenersi in armi per riunirsi e deliberare qualunque azione si rendesse necessaria ai fini di mantenere e consolidare le conquiste civili realizzate con lo sciopero generale del 1900 e con le susseguenti battaglie, nonchè ai fini della solidarietà di classe, che costituisce uno degli scopi basilari della organizzazione operaia».
Cap. XII.
LA CADUTA DEL MINISTERO GIOLITTI
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