Fu un documento che per la sua importanza vorremmo trascrivere per intero: diremo soltanto che ci recò meraviglia come Giulietti l'abbia potuto meditare ed elaborare durante le molteplici fatiche del giorno, occupato com'era in mille e mille polemiche coi signori del capitale.
Era il mirabile concetto normativo che disciplinava quel contratto, una cosa ci ha veramente colpito e cioè la costituzione delle scuole sui bordi, durante le ore di franchigia per i marinai a cui gli Ufficiali, coadiuvati dagli Allievi, davano l'opportuna istruzione professionale e culturale.
Cap. XVI
LA "GARIBALDI"
18 Settembre 1918
Veniamo ora all'opera fondamentale, l'opera classica per così dire, che fu il capolavoro del Segretario Responsabile della Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare.
Sempre con la visione dinanzi agli occhi dell'evoluzione delle infime classi nel gran quadro del socialismo, fino dai primi del 1917 aveva pensato di realizzare il grande progetto che aveva tanto a cuore.
Nella seduta del 17 agosto 1918, Giulietti, che faceva parte della Commissione del dopoguerra, chiese che i Lavoratori del Mare fossero messi in condizioni di poter gestire, quali proprietari, alcune navi nazionali.
La sua domanda era giusta. Non avevano sacrificata la vita per le famiglie, per i figli, per la Patria, questi poveri e tormentati marinai?
E il 23 Agosto 1918, sulla Gazzetta Ufficiale vedeva la luce un Decreto legge con le disposizioni in proposito, e il 18 settembre 1918 (data che i marinai d'Italia mai dimenticheranno) a bordo del «Giuseppe Verdi» veniva vittoriosamente gettata la base della Cooperativa fra i Marinai, a cui il Capitano Giuseppe Giulietti diede il fatidico nome dell'Eroe Nizzardo, il Cavaliere dell'Umanità.
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