Le elezioni politiche si presentavano favorevoli al partito del proletariato. Vari blocchi s'erano gią formati, e uno dei primi, quello del lavoro.
La Federazione marinara non poteva fare a meno di tentare di mandare alla Camera il suo rappresentante e Giulietti fu inserito nella lista del partito del lavoro, capeggiato dall'On. Canepa. Poichč l'avversario tentņ imbrogliare o confondere le carte, la Federazione marinara diramņ il seguente appello chiarificatore:
«Compagni,
«Col pretesto della lotta elettorale i nostri avversari mirano a dividere le nostre forze, a demolire le basi fondamentali della nostra organizzazione, ad ostacolare, se non ad impedire, lo sviluppo ed il funzionamento della nostra «Garibaldi»: speranza e simbolo della nostra redenzione.
«A corto di ragioni, si scagliano contro il nostro segretario responsabile perchč comprendono che, se da libero cittadino ha fatto quello che sappiamo e che abbiamo visto non temendo nč insidie, nč avversioni, nč diffamazioni, nč contrarietą occulte o palesi, nč tentativi criminali e criminosi contro la di lui persona, da rappresentante nostro alla Camera dei Deputati egli terrą alta la bandiera della nostra fede e ci condurrą ad altre radiose conquiste, assicurandoci la diretta gestione delle navi, bagnate dal vostro sudore e tante volte santificate dal sacrificio dei compagni scomparsi nei gorghi dell'infinito mare.
IL NOSTRO INTERVENTISMO
«Certi avversari attaccano la nostra azione pro Fiume: dimenticano che č la naturale conseguenza del nostro interventismo.
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Federazione Camera Giulietti Federazione Camera Deputati Fiume
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