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      «Fieri della nostra condotta, della nostra opera, della nostra vita di sacrifizio e di lavoro, ai nemici di ieri, che oggi ci fanno l'amico per avere il nostro voto, risponderemo a dovere. Ricordiamoci che abbiamo dovuto battagliare di continuo per migliorare le nostre condizioni! Ricordiamoci che per unificare le Casse Invalidi abbiamo dovuto ricorrere a due scioperi generali; e, per ottenere i recenti miglioramenti pei vecchi ed invalidi compagni, abbiamo dovuto minacciare, non una ma cento volte il blocco di tutte le navi, ed infine catturare il piroscafo «Persia», carico di munizioni contro il popolo russo e dirottare questa nave a Fiume, compiendo così, con un colpo solo, cinque buone azioni in favore:
      del popolo italiano;
      del popolo russo;
      del popolo fiumano;
      dei principi di libertà e di giustizia minacciati e delle nostre pensioni.
     
      «Sì, il CORSARAMENTO del piroscafo «Persia» è particolarmente simpatico, perchè con esso e con le precedenti fermate dei piroscafi «Fedora», « Rodosto» e «Nippon», abbiamo ancora una volta dimostrato che lavoriamo di cuore per impedire che la Russia ritorni sotto il regime degli Czar e per assicurare a quel proletariato completa e vera indipendenza.
     
     
     
     
      LE MENZOGNE DEGLI AVVERSARI
     
      «I giornali al servizio dei trust marittimi-bancari, o di settarie combinazioni elettorali, scrivono: che minacciamo l'attività della marina mercantile italiana perchè, secondo loro, chiediamo paghe superiori a quelle usate dalla marina mercantile inglese; che la riforma della Cassa Invalidi non è opera nostra; che il personale navigante di camera è stato escluso da detta riforma; che abbiamo dato cinquantamila lire ai legionari fiumani e niente ai metallurgici in sciopero; che a Genova, incuranti dei danni che arrechiamo al Paese e al vettovagliamento della popolazione, stiamo bloccando tutte le navi per ottenere dei voti elettorali; che combattiamo i socialisti; che il nostro segretario non ha partecipato alla guerra.


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Storia della Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare
di Giulio Tanini
Tipogr. Angassini Genova
1952 pagine 173

   





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