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      «TUTTO CIÒ È FALSO – Non è vero che pretendiamo paghe superiori a quelle usate dalla Marina Inglese. La verità è che certi armatori desiderano guadagnar molto e... spender poco.
      «Non è vero che la riforma della Cassa Invalidi non sia stata ottenuta dalla nostra Federazione e che non ne benefichi il personale di camera.
      «Non è vero che la nostra Federazione abbia dimenticato i nostri fratelli metallurgici in sciopero. Chi ha messo in giro simile menzogna, e continua a propagandarla per bassa speculazione elettorale, rende un pessimo servizio alla causa dell'unione proletaria e favorisce le oscure manovre dei trusts siderurgici bancari navali, i cui uomini e giornali tirano a dividere le forze unite dei lavoratori. Ai metallurgici abbiamo dato ventimila lire dopo venti giorni che ci eravamo liberati da una agitazione, durante la quale avevamo dovuto bloccare più di cento navi. Avremmo certamente aumentata quella oblazione, se non fossimo stati offesi.
      «Le nostre cinquantamila lire pro-Fiume significano la nostra tangibile solidarietà per la magnifica spirituale impresa dannunziana contro l'affarismo bancario americano, che vorrebbe impedire l'indipendenza del nostro Paese. E poichè il bene tira il bene, dopo quelle nostre cinquantamila lire ai legionari Fiumani e il corsaramento del «Persia» con la sua conseguente bloccatura nel porto di Fiume, venne sanzionata la riforma della nostra Cassa Invalidi, che ha arrecato ai vecchi ed invalidi marinai, agli orfani ed alle vedove dei nostri morti compagni, un benefizio di oltre cento milioni di lire ed assicurato ad ognuno di voi una pensione adeguata ai tempi.


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Storia della Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare
di Giulio Tanini
Tipogr. Angassini Genova
1952 pagine 173

   





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