Vi era la Francia, la Germania, la Svezia, la Norvegia, l'America del Nord, la Repubblica Argentina, il Brasile e perfino il Giappone. Spettacolo veramente meraviglioso se si considerava che era questa una visione di quello che sarà il mondo fra cento anni, quando i proletari, di tutti i paesi avranno imparato a intendersi e a trattare i loro interessi da soli.
La Federazione della Gente di Mare d'Italia (come si comprende) era rappresentata dall'On. Capitano Giulietti, ed egli fu l'unico delegato che parlasse le tre lingue, con gran plauso dei delegati delle altre nazioni; fu l'unico che, in ultima seduta, contro l'apatìa borghesiola della accolita di tutti i rappresentanti marinai del mondo, avesse il coraggio di proporre un ordine del giorno battagliero e generoso contro il blocco antisovietico che fu accolto a maggioranza di voti. Eccolo:
Considerato che, in ultima analisi, le cause che conducono alle guerre possono essere eliminate soltanto dall'unione di tutti i lavoratori al di sopra delle frontiere politiche dei loro rispettivi Paesi;
considerato che tutti i popoli hanno diritto di scegliersi quella forma di governo che vogliono e che nel caso di conflitti armati o guerre civili entro le frontiere di ogni nazione è assoluto dovere delle altre nazioni di mantenersi neutrali;
tutti i marinai del mondo, riuniti in assemblea internazionale a Genova, deliberano di manifestare il loro più profondo sentimento di solidarietà e di simpatia verso il popolo che oggi lotta per difendere la propria libertà e di protestare con tutta la loro energia contro il presente blocco e di esigere che sia tolto immediatamente»(9).
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