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      «Con animo profondamente commosso saluto poi la grande famiglia marinara, quella che attualmente è sparsa sui mari, quella che è nei porti d'Italia, quella che fa qui lieta corona al suo segretario; questi signori la rappresentano tutta, uno per categoria, capitani, macchinisti, telegrafisti, nostromi, caporali di macchina, maestri di casa, camerieri, marinai, mozzi e con essi un rappresentante degli uffici d'amministrazione della Marina Mercantile.
      «In questo medesimo istante, ricevo preghiera da una commissione di radiotelegrafisti, di porgere in modo speciale al caro e buon Capitano Giulietti, un saluto e un ringraziamento per tutta l'opera svolta a favore di una categoria cotanto dimenticata e pur così meritevole, per i larghi ed alti esempi di sacrificio personale durante la guerra; la categoria dei radiotelegrafisti, ch'Egli elevò al rispetto dovuto, e a questo il cuore si presta con ala d'amore veementissimo, perchè chi parla conosce tutta la serie silenziosa di disciplina, d'intelligenza e di bontà prettamente italiana, veramente universale di tutti quei giovani, votati al dovere. Tutti questi amici, anzi fratelli, sono in questo momento, dal Comandante al Mozzo, l'esponente unico e vero di tutti i martiri, della lotta titanica da te iniziata e aspramente condotta a fine per la loro redenzione; essi rappresentano tutto quello che di dolore e di spasimo s'annidò nel cuore di generazioni e generazioni di marinai, esposti ad ogni periglio, ad ogni vilipendio, ad ogni dolore e che tu salvasti nel corpo e nell'anima.


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Storia della Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare
di Giulio Tanini
Tipogr. Angassini Genova
1952 pagine 173

   





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