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      «Poichè era presumibile che certi armatori si valessero di queste lettere della rana Fegemare per compiere nuovi atti di rappresaglia contro di noi, abbiamo dichiarato che certi nostri scioperi in corso erano anche contro Fegemare. Questa Fegemare in realtà non ha nessuna seria consistenza. Quando non fermiamo le navi, se ne sta zitta. Quando le fermiamo, si fa avanti per dire che le ha fermate lei. Sfidata da noi a fermare una nave di sua iniziativa, è costretta a tacere ed a rintanarsi.
      Tutti hanno capito che essa è capace di fare soltanto la parte di ridicola mosca cocchiera.
      Siamo convinti che i marittimi continueranno a restare più che mai uniti nella loro classica Federazione
      È pertanto nostra ferma convinzione che tutti i giovani naviganti (i vecchi non ne hanno bisogno) che leggeranno la Storia di Tanini ed il «Pax Mundi» non potranno non sentirsi orgogliosi di appartenere alla F.I.L.M. che, onusta di lotte e di vittorie, seppe sopratutto creare quella «Garibaldi» che, come una fiaccola che splende di una luce impareggiabile, illumina e addita la via che la Gente del Mare deve percorrere per la sua totale redenzione e per quella di tutte le Genti del Mondo. Chiudiamo queste note di redazione, riportando il sonetto che Giulio Tanini scrisse su Giulietti:
     
      L'AGITATORE DI FERRO
     
      Dunque Giulietti, se ne le tue venesangue non scorre nobile ed eletto,
      perchè sei marinaro e perchè in pettodel mar, sovente, aspre tempeste sfrene,
      onde paventa ognun che ha in odio il benee t'è nemico perchè sei soletto


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Storia della Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare
di Giulio Tanini
Tipogr. Angassini Genova
1952 pagine 173

   





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