Pagina (16/497)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ma quando il ricordo dei miei anni infantili ritorna a sorridermi dinanzi agli occhi come se fosse una nuova vita reale, e rivedo e risento gli affetti, i dolci affetti che non sembrano aver nulla di terreno e che mi ravvicinano a colei che, unica al mondo, sento nella mia decadente vecchiaia meritevole di un amore inestinguibile, sacro, eterno; ebbene, allora io compatisco i credenti, e sento che č felice colui che, credendo serra i suoi occhi nella speranza tranquilla di rivedere al di lą pił dolce la fantasima, soave della sua infanzia: la madreMa chi!...
      O no, lascia o lettore che il mio pensiero immagini e creda che le future etą, a cui noi combattenti dell'Ideale prepariamo i buoni materiali d'una fede pił alta e pił nobile, pił sincera e pił meritevole, meno egoistica e ributtante, creda in un avvenire pił ricco di affetti e migliore dei nostri, perchč suscitati e lievitati dall'infortunio a redimere le tirannie del corpo e del cuore all'umanitą dolorante.
      Io ho conservato ricordanza acerbissima dei miei anni infantili; non tanto perchč, avendo sortito una memoria straordinariamente bona, so e posso rammentare un'infinitą di cose minutissime che mi colpirono fortemente quando appunto la pasta o cera del cervello mi s'andava formando; quanto perchč, su quelle memorie, ora tristi ora liete, ci sono ritornato sopra con passione durante il corso non breve davvero della mia esistenza.
      Ricordo dunque come del caro volto di mia madre, io ho presente ancora lo sguardo acutissimo e la bontą pietosa e benevola che vi spiravano come da uno specchio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





Ideale