Posso garantire che è un rimedio santo; sarà un rimedio calabrese, radicale, una cura da cavalli, ma insomma, anche ora, mi guardo la mano, che era diventata una poltiglia schifosa nera e sanguinolente, ma la pelle non presenta la men che minima traccia d'una ferita così grave.
Le mie birichinate aumentavano in un crescendo allarmante. Distaccata la Compagnia a Alzate, una domenica, mi trovavo su un ponticello ed era piovuto. Vicino, seduti su de' mucchi di pietre, v'erano alcuni bass'ufficiali; appoggiato alla spalletta nel mezzo del ponte, un uomo, un contadino, tutto vestito di bianco, e con certi calzoni che parevano inamidati e stirati. Que' mattacchioni di sergenti si vollero prender beffe di costui e mi dicono d'andargli pian pianino vicino e poi co' piedi sparnazzare l'acqua e macchiargli i fiammanti calzoni. Cesare mio, non c'era; vo, mi avvicino e plàffete schiaccio quella polla d'acqua co' piedi e lo ricopro dal capo alle piante d'una sudicia fanghiglia e con la mota di quella stradicola ove passavano asini e cavalli e buoi e pecore e maiali.
Ma non ebbi tempo di ridere della mia scempia mal'azione: il matto (perchè dissero che effettivamente matto era e di fatti e di nome) mi azzeccò una tal legnata sul capo che caddi...... per risvegliarmi otto giorni dopo nel letto del medico del paesucolo ove mi aveva portato mio padre.
Mi dissero che quel povero matto pagò gran guai con mio padre; che l'ebbe mezzo morto; e che andò in prigione. Ma io sentivo nella mia piccola e appena abbozzata coscienza che appunto allora si destava un'infinito rimorso pe 'l male fatto; sentivo che il torto era mio, che il pover'uomo non ci aveva colpa alcuna; si vendicò, male, capisco, ma era un povero diavolo, un contadino, un poveraccio che se ne stava quieto e tranquillo al suo svago: presi una legnata salutifera pe 'l mio carattere futuro; ma mi lasciò un regalo per tutta la vita che mi ha perseguitato poi e mi perseguita fino a tutt'oggi.
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Compagnia Alzate
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