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      E credo che non diverso dev'essere il rimorso che prova un reo, al ricordo del sangue versato, e della scena brutale del suo delitto!
      Questo sentimento forte, cosciente immediato, mi fece tanto bene; perchè durante molti e molti anni di poi ho sentito orror profondo pe 'l sangue, ho difeso gli animali e ne ho salvato la vita; ho liberato molte creature in pericolo di morire, e ho sentito così profondo l'amore alla vivente Natura, che talvolta passando per sentieri montani, ho ritirato il piede per non calpestare le industriose formiche; sembrandomi che l'esistenza loro, benchè insignificante non meritasse meno di quella dell'uomo.
      CAPITOLO XII.
     
     
     
      Primo amore.
     
      Fra i divertimenti «piacevoli e onesti» che m'erano concessi da codesti miei parenti, uno ve ne fu che rivelò ben presto (per fortuna a me solo) l'accensibilità e la veemenza del temperamento fantastico, e facile alle emozioni.
      Mia zia Adelina, era, come già ho detto al principio di questi ricordi maestra in un Istituto di educande di ricche famiglie di tutte le province d'Italia: v'erano bambine e fanciullette, giovinette e ragazze, provenienti dalle principali città, Palermo, Catania, Napoli, Genova, Venezia, perchè godeva buon nome dalla severa disciplina e dai rigorosi e solidi studi che vi s'impartivano.
      Vi brillava per ricchezze una Cattaneo, una Cafiero, una Sertorio, una Mascarello: Si può dire che la più gran parte delle ragazzine rinserrate dal '60 al '70, in quella specie di Convento, furono poi le austere e buone madri di famiglia di Sicilia, di Liguria e di Lombardia.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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