E vede - caro signore - tutta la tragedia nacque di lì. Io non ne seppi mai nulla fino a quel giorno fatale; l'Annina non me lo volse dir mai, fino a quella sera che gliela riportarono col cuore spaccato, stecchita come un uccellino.... Nena neppure lo sapeva, e quel che successe si vede proprio che lo volle Dio benedetto che mi tenne gli occhi serrati; perchè se avessi avuto il minimo sentore.... i ragazzi filavano in America».
- Crebbero dunque - come vi dicevo - tutt'e quattro insieme, come una nidiata di passere; a sedici anni, Celestina era una donnina da casa che ce n'era poche a Viareggio; e l'Assunta, anco le', era una bona figliolina in tutto, e per tutto. Annina mi diceva spesso: - 'Oh voi, o quando gliene fate da' le bimbe di Drea a' ragazzi, quando saranno du' vecchie? Ma io rispondevo: - 'Aspettate un'altr'annetto, Nina; lasciatemi mètte assieme almeno tanto da danni la robba di casa a' ragazzi, chè mandarli via nudi e bruchi, no, non mi va. - E così s'arrivò all'anno birbone, che Celestina aveva diciott'anni e pareva una rosa di maggio, e Assunta n'aveva venti e non c'era ragazza, giù di via, che potesse compète con lei per bellezza e onestà.
Paolino a diciassett'anni andiede con Garibaldi e fece la guerra a' Tedeschi a Varese e a San Remo si fece onore e dimolto, e poi volse andà in Sicilia e si trovò a Milazzo e po' al Volturno; Mènio me lo prese Vittorio e ritornò a casa con tanto di medaglia del '66: si trovò a Lissa e vidde salta' all'aria la Palestro; tutt'e due, - non fo per vantazione, ma si portaron bene, e non si meritavano di certo il destino che ebbero poi.
| |
Annina Dio America Celestina Viareggio Assunta Drea Aspettate Nina Celestina Assunta Garibaldi Tedeschi Varese San Remo Sicilia Milazzo Volturno Mènio Vittorio Lissa Palestro
|