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      Fra i vari divertimenti che io ricordo de' tempi felici trascorsi nella ricchezza, ho sempre presente quello di una notte passata in alto mare sur una grossa paranza del Guidotti. Il nonno volle farci sentire il cacciùcco alla viareggina, perchè - diceva -solo sul bastimento se ne può apprezzare la bontà e gustarne il vero sapore viareggino.
      C'imbarchiamo, una comitiva di venti matti tra parenti e amici: cala il Sole fra i bagliori dorati d'una serata d'Ottobre incantevole: splendono in un cielo azzurro come il turchinetto, centomila gemme: diamanti e topazi, turchesi e smeraldi, ametiste e perle, si vedono, a poco a poco, brillare sul capo e, lontano lontano, all'orizzonte: Aldebaram, Arturo, Ballatrip, Formalhant, la Spiga, Cassiopea, Risel, le Pleiadi, Mira Ceti, l'Orsa Maggiore, lo Scorpione con la Sanguigna Antarès.... la Cristallina argentea Betelseuse, e sotto il gran quadrato e il Cinto Sirio, Sole dei Soli, che gli astronomi dicono un milione di volte più grande del Sole che è un milione e mezzo di volte più grande della Terra.
      Scendiamo dal ciel sul mare! Ecco la paranzella che ballonzola allegramente, sotto le carezze delle brezze notturne: che chiacchierìo, che risate gioconde, che aspettazione..... dai giardini di poppa s'alzano canti e rondò di barcarole appassionate e melanconiche; a prua noi giovani mescolati ai forti figli del mare intoniamo sulla chitarra il coro, allora popolarissimo del Giusti:
      Addio per sempre albergo avventuratoIntanto dai barcarizzi si, sprigiona un profumo di cacciucco che ci fa venir l'acquolina in bocca:... presto presto, ecco una bianca tovaglia distesa, stoviglie rudi marinaresche, posate di stagno, e fiaschi e bottiglie di puro vino toscano, e pan fresco, croccante, che canta e scricchiola sotto le nostre dita: ecco catini fumanti assai ricolmi della prelibata specialità viareggina, il tanto decantato cibo marinaresco: signore e signorine, bambini e fanciullette in cerchio, fanno le matte risate all'improvvisato banchetto sopra le stelle, sotto l'onda che dorme; in faccia, lontano lontano lontano, pallidi fanali di Viareggio che sembrano lucciole saltellanti.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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