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      Un urlo di spavento s'alza a un tratto dalla paranza; le dame e damigelle hanno avvicinato il cucchiaio alle labbra.... ma, oh Numi! lo gettano via spaventate: è fuoco, sono fiamme, è il frizzante, infocato peperone che in gran quantità richiede codesto piatto per essere veramente viareggino!
      Noi intanto, non facciamo tante boccuccie come le schifiltose compagne nostre; diamo sotto a mangiare a bevere allegramente; ci rimetteremo a cantare dopo: che schietta allegria, quanta salute!
      Tra i miei amici di Viareggio c'era fra gli altri un Cesarino Bracer, nipote della vice direttrice di San Ponziano. Tra le femmine, Sofia e Landomia; la prima sorella del futuro sposo di Fanny, la seconda figlia di mio zio Leonida. A questa giovinetta.... io facevo monellescamente, varj dispetti; p. e. una volta la portai meco in Pineta, e condottala nel folto del bosco (la Pineta di Viareggio è ricettacolo di lucertoloni, ramarri verdi e rospi grossi e schifosi, che vengono incuriositi vicino a guardare con que' loro occhiolini luciccanti e a testa alta, gonfiando il collo nel respirare). Io mi divertivo a osservarli e aizzarli con un filo di paglia, e vedere spinger fuori le linguoline sottili come capelli, forti come l'acciaio: Landomia vedendosi circondata da una moltitudine di que' verdi ramarri, getta un grido di terrore e fugge; ma più fugge e più ne escono di tra i pini e pinuglioli secchi di cui è coperto il suolo, centinaia di spaventati ramarri; la paura diventa terrore, e io dietro ridendo a placare la povera cugina, rossa, impaurita, lagrimosa fino alle prime case del paese; un altro giorno, alla stessa Landomia il vento portò via il fazzoletto e lo scaraventò a un secondo piano sul tetto della casa che abitavamo; (casa Albiani, al principio della ora via Ugo Foscolo): mi parve d'essere in dovere di scalar la casa, un uomo, un giovine, deve diventar un eroe! dinanzi a una donna: non è vero?


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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