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      .. credo sorridesse e lacrimasse con me, che sentisse nel cuore gli stessi sentimenti e la soave dolcezza dei primi moti dell'anima, quelle misteriose vibrazioni di cui la Natura sola ha il segreto.
      Da quella sera la rivedevo ogni giorno e ogni giorno più si stringevano i nostri legami giovanili: usciva sola e ci accompagnava nella Pineta o lungo il mare; e le leggevo Leopardi, il Prati, l’Aleardi; ma sopra tutti il primo, e Aspasia, Silvia, Nerina; scendevano nei crepuscoli d'oro con noi, e noi vedevamo le loro ombre circondate di luce che pioveva malinconicamente sulla selva, addormentandola in mezzo ai profumi che si sprigionavano dai giardini, dalla Pineta e dal vasto mare color d'acciaio, in quella oscurità tenebrosa e fredda fra i pini.
      Oh dolce e soavissimo amore dell'adolescenza; con quanto rispetto e con che gentilezza, sono difesi il tuo pudore e la tua virginea castità; il contatto furtivo della sua mano con la mia; l’alito della sua bocca; il labbro che s'appoggiava sulla sua bianca fronte, su quelle ciocche d'oro che parevano piume di velluto destavano in me un fremito doloroso e inesplicabile che non potevo comprendere.
      Ho amato con furore quando ero giovine, e la passione che devastò il mio cuore di poi, non si spense interamente, mai!... eppure, quando comparo i sentimenti dell'amor vero, impetuoso, generoso, sincero, nobile, casto; quando mi rivedo seduto accanto alla mia Luisina, lontano lontano dal mondo, parlando degli astri e delle dolcezze che si chiudono nella bocca di una vergine, non trovo parole che possano dipingere l'intensità di tanta poesia, la veemenza immateriale di tanta bellezza.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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