.... ecc; le caserme e i quartieri ridotti a opifici e ospedali; le campagne lavorate maravigliosamente, le famigliole non più orbate delle forze più giovani e migliori; distrutte le tirannie delle caserme, (di cui ho narrato un piccolo episodio fra centomila di piccolissima importanza) sottratta la gioventù al vizio, e ripristinata la natura nei suoi diritti di libertà, felice e umana.
Gli uomini devono tenere le armi soltanto per difendersi in caso di pericolo, tutti per uno, uno per tutti. Ecco l'ideale che il futuro farà trionfare: le nazioni dovranno nominare i loro rappresentanti per tutelare i diritti di tutte le genti del mondo, creando a Roma, un Tribunale Supremo per la pace Universale; Roma, che fu la città per eccellenza spogliatrice dei diritti umani nel mondo; Roma, che stette, bestia immonda e infame coi suoi papi, schiavizzatrice delle coscienze, offuscatrice del libero pensiero su tutta l'Europa: ebbene, Roma instaurerà di nuovo il Tempio di Giano per la Pace Internazionale e tramanderà ai venturi le Sacre leggi di luce e di concordia, di fratellanza e di unione, che i tempi delle scienze ci annunziano con evidenti segni di amore.(1)
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Il secondo problema - la paternità - non ha bisogno di troppe parole: lo toccherò sopra sopra, tanto più che, generalmente, la funzione di padre scompare dinanzi a quella della madre - Scompare, ho detto, e divien una funzione secondaria - I fanciulli crescono e si educano vicino al cuore materno; il padre lavora, e porta a casa i mezzi di sussistenza; il fanciullo stà, come istrumento passivo, nella mano amorosa della mamma, e cresce buono al suo lato; appena cresciuto, - esce dall'orbita dell'amor materno, e segue il padre nel corso della vita - entra nel mondo come si dice: - ed è perduto: il vizio, il contatto con la società, lo corrompe lo svia; è un altro essere umano che appare nella gran commedia a rappresentare la tirannìa, la sopraffazione, il male.
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