Perchè? mi domanderete.
Il perchè è semplice: la Natura - disse già Rousseau, crea gli uomini buoni; vedete i fanciulli: siamo noi, è l'uomo che li contamina; ne perverte, ne ha pervertito a poco a poco lo spirito, rendendo quello che è; un ipocrita egoista e malevolo; un soggetto degno di disprezzo; una sfinge che ha originato il problema che spinge i filosofi a ingentilirlo veramente; a redimerlo, a salvarlo, a farlo degno d'appartenere alla vera famiglia umana.
Eccovi un uomo a cui il padre rese una vita infelicissima; a cui mancò la guida materna; falsata quella del genitore; poi l'abbandonò; poi l'obbliò; poi lo disprezzò: non è così certo, che gli uomini faranno bene a sè stessi e a' loro fratelli e, tutt'intorno, per gradi, ma insensibilmente e sicuramente, agli altri fratelli dell'umanità, alla società e al mondo, se veramente penseranno a sbarbare la radice del male: il militarismo.
Ma ritorno alle mie avventure e chieggo scusa della digressione.
Il terremoto non aveva lasciato tracce sugli spiriti della gente di casa, e l'indomani, se ne parlava come d'un avvenimento usuale, senz'annettergli maggior importanza di quella che si suole attribuire a un fatto straordinario, ma comune; fece il giro la mia imperturbabile serenità, accompagnato da qualche motto spiritoso sul prosciutto accoppiato ai terremoti, è tutto finì lì.
Ma vi fu un altro avvenimento poche sere dopo che buttò all'aria la pace di casa e che dette modo ad anticipare la nostra partenza dalla campagna. Fatto che, realmente, avrebbe potuto cagionare una disgrazia spaventosa, gettando la distruzione e la morte in tutta la famiglia.
| |
Natura Rousseau
|