Pagina (237/497)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      La salutò il nonno, mi ci raccomandò - credo - mi dette un bacio che io gli resi con le labbra gelide, e increspate... uno sbattacchio di porte... un fischio... e l'anima mia se la portava il vento; il mio cuore se lo dilaniava un indistinto miscuglio di paura, d'incertezza, di passione, di dolore, e d'abbandono... perchè al fondo di tutti que' sentimenti che ribollivano entro il cuor mio inesperto, sensibile, affettuoso; una cosa sopranotava, lugubre come un cadavere, repugnante come una serpe, odiosa come un delitto.... l'abbandono del padre!
      PARTE TERZA
     
     
     
     
     
     
      Ricordi della Puerizia
     
     
      1869 - 1884
      TERZA LIBERAZIONE
     
     
     
     
     
      LA CATENACAPITOLO XIX
     
     
     
      La prima impressione che ebbi a Firenze, appena arrivato alla stazione di Santa Maria Novella (ero stato nella Città dei Fiori troppo bambino per poterne aver riportato un giudizio qualsiasi); fu di stupore. Mi parve d'entrare in una città maravigliosamente grande, come quelle che si fantasticano non si sa perchè, e come si son vedute, ne' bellissimi sogni giovanili.
      Quelle strade spaziose e pulite; i palagi alti alti e neri neri che spirano una severità classica che poche altre città italiane offrono se se ne eccettui Venezia, Roma e Siena; le piazze vastissime dove l'occhio si fissa lontano lontano a cercarne la fine; quel superbo fiume su cui si slanciano sei ponti famosissimi, quello alle Grazie, il ponte Vecchio, il ponte Santa Trinità, il ponte alla Canaja o de' Mozzi; i celebri Lungarni Corsini, Soderini, Lungarno Nuovo, le Cascine; il palazzo Vecchio, la piazza della Signoria, la Loggia de' Lanzi o de' Signori, le Gallerie, il Dômo, il famoso Campanile di Giotto, Or San Michele, il Battistero, S. M. Novella, la Via Calzaioli, la Via Tornabuoni, i palazzi storici del Podestà, o Bargello, la SS. Annunziata, San Marco, San Lorenzo, il Palazzo Strozzi, Santa Trinità, il palazzo Corsini, Ognissanti, il famoso Palazzo Pitti, gli Uffizi con le superbe e preziose Gallerie, l'immenso Giardin di Boboli, il palazzo Torrigiani, le case di Dante, di Michelangelo, del Cellini e di tanti e tanti sommi Maestri d'ogni arte; mi fecero restare a bocca aperta e dimenticar quasi subito le piccole avventure dolorose sofferte nella Capitale d'Elisa Baciocchi e Carlo Lodovico.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





Puerizia Firenze Santa Maria Novella Città Fiori Venezia Roma Siena Vecchio Santa Trinità Canaja Mozzi Lungarni Corsini Soderini Lungarno Nuovo Cascine Vecchio Signoria Loggia Lanzi Gallerie Dômo Campanile Giotto Or San Michele Battistero Novella Via Calzaioli Via Tornabuoni Podestà Bargello San Marco San Lorenzo Palazzo Strozzi Santa Trinità Corsini Ognissanti Palazzo Pitti Uffizi Gallerie Giardin Boboli Torrigiani Dante Michelangelo Cellini Maestri Capitale Elisa Baciocchi Carlo Lodovico