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      Dell'onore Sakespheare dice con tanta verità:
      Good name, in man, and woman, dear my lord,
      Is the immediate jewel of their soulds:
      Who steals me my purse, steals trash; 'tis something, nothing:
      'Twas mine, 'tis his, and has been slave to thousands;
      But he, that filches from me my good name,
      Robe me of that, which not enriches him,
      But makes me poor indeed.
      ed io, nel lungo e doloroso sentiero della vita, ho fatto sì che sull'altare della coscienza l'onestà e l'onore si sposassero in una fede immacolata. Non credente in Dio, ma credente a qualche cosa di più reale, di più vero e di più giusto, l'evoluzione sicura dell'uomo, giuro sulla mia fede che innocente io fui di quanto avvenne a Gragnano, e che Virginia punendomi col suo abbandono e col suo disprezzo; punì un innocente, reo solo d'averla amata con passione; passione pura leale e intemerata; passione sacra e nobile, che non ebbe in sè nulla di peccaminoso, nulla di triviale, nulla d'umano.
      Le lettere - (che conservavo come parte preziosa di colei per la quale vivevo), non avevo distrutto nè abbruciato, credendo che nessuna persona al mondo potesse interessarsi alle cose di un giovinetto; Fanny, la buona Fanny, agiva per quel sentimento soave di bontà che le faceva credere che io potessi esser tratto e dall'inesperienza degli anni e dall'impetuosità dell'anima appassionata e generosa, in un turbine e in un abisso colmo di minacce e di mali. E credo che lei sia purgata dall'accusa di mettimale, di cui fu accusata: era una sorella che voleva distorre un fratello dal precipizio; era una donna che voleva impedire a due giovani le persecuzioni del mondo e della società.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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