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      In Orbetello cittā vi stetti quella notte soltanto, e narrerō qui il perchč e il percome me ne allontanai e come realmente il fatto avvenne, avvertendo che io racconto le mie avventure nude e crude tal' e quali mi sono accadute, senza fronzoli o stendervi sopra veli pietosi a tapparne le troppo crude realtā. Uomo avvisato, mezzo salvato - dice il proverbio; se non volete sentire che odor di rose e di viole, e veder soltanto scene allegre e ridenti mettetevi il fazzoletto profumato al naso, e gli occhiali color di rosa perchč questo č il momento.
      Vi č mai successo (e scusatemi se v'interrogo cumulativamente, ma per un giusto apprezzamento di me stesso, devo credere che soltanto le persone che non hanno nulla da fare possano perder tempo a leggere queste pagine insulse) vi č mai successo - dico - di trovarvi in un caso imbarazzante, p. e. in treno, o ad una riunione di famiglia, o al teatro, che tutt'a un tratto la natura vi abbia messo nella dura alternativa di scappare a pių non posso o di raccomandarvi a Dio d'arrivar presto a casa, con la fronte mādida di sudore, i crampi ai polpacci delle gambe, lo stomaco in rivoluzione? Non puoi fermare il treno, nč dire a' tuoi vicini di sedile: - Signori, per l'amor del cielo, tappatevi gli occhi e il naso, chč qui si scopron le tombe. - O, se lontan da casa, affrettate il passo tutti affannosi, guardate con occhio esterrefatto la folla delle persone che, tranquille e contente, abbadano a' loro affari, e sentite la voglia di gridar loro: - Signori - per caritā, ritiratevi, non vedete che acerbe doglie mi lacerano?


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





Orbetello Dio