Ben dice il Manzoni, - l'amore è intrepido; - e io, per esperienza, dico che l'amore si spenge dopo il primo bacio, se la sua intrepidità non s'alimenta nel suo stesso dolore lungo, paziente e intemerato. L'uomo lo conserva più a lungo; la donna - per la natura sua più frigida, e insensibile e vana - presto s'accende, presto si spenge: felici coloro - ma son rarissimi - cui la Natura donò come fior prelibato d'ogni bontà, quello della costanza e della fermezza.
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Ho passato la mia vita quasi sempre solo, perchè non m'è riuscito mai di poter sopportare la compagnia di persone o ignoranti o volgari; ho preferito - lo confesso francamente - conversare piacevolmente con la gente minuta, coi contadini, con gli operai, con le persone umili, piuttosto che stare impalato e silenzioso dinanzi a certi caratteri sospettosi e dei quali io non arrivavo a capire l'intimo pensiero. Almeno con la gente del popolo, se non ho trovato le raffinatezze e la vernice superficiale di quell'ipocrisia che la gente cosiddetta ammodo ha voluto chiamare educazione; ho trovato però la spontaneità, la sincerità, la franchezza e, sopratutto, la libertà per la quale uno si sente a suo agio. In mancanza, dunque, di compagnia omogenea e di cui potessi veramente contentarmi e fidare; io preferivo quella degli unici amici che non tradiscono mai; quelli amici che potete aver sempre alla vostra portata; che sono muti, se vi piace, o confabulatori finchè volete; che non si adontano se magari li bistrattate e li scacciate da voi; che potete lodare o condannare impunemente; che possono illuminarvi la vita, rallegrarvi o farvi piacere; in una parola, quegli amici che, occupando poco spazio, e non costando a voi che il piacere di portarveli a casa, possono rendervi più ricco di un re, più felice d'una giovinetta innocente, più savio di Salomone; avete capito chi voglio dire: i libri.
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Manzoni Natura Salomone
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