Dunque l'Universo è eterno, e l'uomo deve essere Ateo se vuol essere logico, e, veramente e sinceramente filosofico.
Distruggevo fino all'ultimo puntello lo scheletro metafisico di Dio Creatore, con Spencer alla mano (questa mente sovrana, così poco nota a que' tempi):
- «Rispetto all'origine dell'Universo, - dice nei Primi Principj - si possono fare tre supposizioni verbalmente intelligibili:
«1. Asserire che esiste di per sè stesso;
«2. Che si è creato da sè;
«3. Che è stato creato da una potenza esterna.
«Quale di queste ipotesi sia la più credibile non è necessario indagare qui: - tale questione si risolve, in sostanza, in un'altra più elevata, quella cioè di determinare se una qualunque di essa è anche concepibile nel vero senso della parola. Per auto-esistenza s'intende una esistenza indipendente da qualunque altra; improdotta da un'altra: dunque l'affermazione dell'auto-esistenza è una negazione della creazione; esistenza senza un principio! Ora nessuno sforzo mentale ci può far comprender ciò.
«L'ipotesi dell'auto-creazione, ci conduce a concepire un'esistenza potenziale, che diventi esistenza attuale. Se si può rappresentare affatto nel pensiero, l'esistenza potenziale dev'essere rappresentata come in qualche cosa, cioè come un'esistenza attuale: il supporre che essa possa rappresentare come il Nulla, include due assurdità - che il nulla è più che una negazione, e può essere positivamente rappresentata nel pensiero; e che un nulla è distinto da tutti gli altri nulla per la facoltà che esso ha di svilupparsi in qualche cosa.
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