..., da che parte mi rifarò per farvelo capire senza infranger le regole dell'arte e del Galateo? c'era.... insomma.... l'hai capito?
Merlin Coccaio lasciò un magnifico poemetto degno d'esser noto e tramandato alla posterità; un suo amenissimo distico suonaIn tempore vindimmias
Venit cagarella ragazzisEt ille semper dicunt:
Mamma cagare volo!
Si tu cagare vissetChartam portare memento,
Quae strontiom perpendiculumAlto, pendere culo!
E se non ti basta il buon Theophili Folengi e la sua Moscheidos,...... leggi la «Stercoide» di Neri Tanfucio, graziosissimo poemetto che merita davvero che Elicona - presi e i mortali rinanino a' vent'anni!
- «O porco fogunto», - faccio io - Guarda che tesoro ci aveva quì dentro: e ora cosa si fa? - Glielo dico subito io - risponde il bravo fiorentino: Caterina! porta la paletta e un catino - Viene la ciociara, e, in quattr'e quattr'otto, il tesoro di Soleonda sparisce nella sua legittima cassa forte.
«Figuriamoci, - penso tra me» - che cosa succederà quando torna Coletti e non ci trova più nulla: - ma Coletti tornò, Coletti aprì, Coletti intravide.... ma non ebbe il coraggjo di dir nulla! Soltanto mi parve tutto stizzito col Sor Giovanni, e quasi quasi pareva che avanzasse il resto!
Cose queste da matti sicuramente; e una vena di strambaria, il povero patriotta di Milano, di Brescia, di Roma e di Venezia ce l'aveva davvero.
Per codesto motivo - e anche perchè mi pareva di pagar troppo per la stanza - mi cercai un'altro padrone; ma prima di far la conoscenza con lui, - permettetemi che vi racconti come qualmente si può andare pe 'l mondo senza sùsseri, trovare gente caritatevole e buona, punto egoista e, quel che più monta, di buon cuore e generosa.
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