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      Mi fece parlare sempre in francese dall'altra giovine ed ecco la storia reale d'un fatto ben tragico, di cui ne parlarono i giornali del tempo.
      Era costei la figlia di un principe e antico governatore dello Stato di Bedicheff, fuggita per non poter oltre sopportare la visione dei martirj di cui erano vittime i poveri deportati polacchi confinati e isolati dal resto del mondo nel governo di Irkutsk.
      Approfittando d'un viaggio di Leo Deutsch, il famoso nichilista che ebbe a passare sedici anni nelle prigioni dello zar Alessandro, che fu ucciso nel 1881, la coraggiosa fanciulla aveva seguito un giovine rivoluzionario russo, scampato alla forca con la fuga precipitosa.
      Fu detto che non fosse estraneo l'oro della madre della giovinetta alla fuga d'entrambi; e ora la giovine principessa era a Roma, nascosta, e fuggitiva.
      Il governo di Alessandro II però, aveva sguinzagliato innumerevoli spie e segugj in tutte le nazioni, per tener d'occhio i miseri nichilisti, rei soltanto di voler redenta la patria dal mostro infame; e il governo italiano - fra tutti i governi il più vile, il più abbietto, il più servile, non sentiva vergogna di prestar mano alle persecuzioni che gli agenti russi esercitavano attorno agli hôtels, negli stabilimenti de' bagni, nelle stazioni di cura, nel cuore d'Italia.
      Il giovine pittore era fuggito a Napoli, per isviare il fiuto dei bracchi dello zar e de' feroci aguzzini; e la giovine veniva appunto a telegrafare che essa partirebbe fra qualche giorno. Ma come intendersi per trasmettere il telegramma non avendolo scritto in lettere latine? e non parlando neppure una parola di francese?


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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