La governante potè spiegarle il caso e lei allora tradusse in lettere latine il dispaccio che essa vide trasmettere coi suoi stessi occhi, dimostrandosene riconoscente non solo, ma volle aspettare la risposta da Napoli che arrivò due ore più tardi, e si ritirò dall'ufficio che cominciava a spuntar l'aurora.
Prima d'andarsene la bella figlia di Varsavia disse alcune parole alla governante e questa fece cenno col capo di sì. Io non capii nè potei afferrar le parole; richiusi lo sportello e attesi al lavoro. Dopo una mezz'ora, alzando il capo, scòrsi, dietro la vetrata opaca divisoria, come un oggetto voluminoso dimenticato: alzato il vetro trovo costì sul davanzale un magnifico fazzoletto finissimo in un angolo del quale c'erano trapunte alcune grandi lettere sormontate da una corona.
Guarda - dico tra me, - lo hanno dimenticato quelle giovani; lo prendo e lo metto nel cassetto in attesa di chi venga a ricercarlo. Infatti, non ho finito di far l'operazione, che s'apre l'uscio e riappariscono le due giovani. Credendo che fosse per reclamare l'oggetto dimenticato, non hanno finito di chiuder l'uscio io riapro il cassetto, prendo la pezzuola e premurosamente m'affretto a dire: - Madame, vous avez oubliè votre mouchoir, le voici. Ma la giovine compagna, postasi dietro alla bella russa, sorridendo e scrollando mollemente il capo, mi fa cenno di no.
Sorpreso aspetto, e la signora mi dà un altro telegramma, mentre la governante dandomi una moneta da venti franchi e un biglietto da visita pronunzia queste parole: «Faites aussitôt que possible la dépéche que voici et venez chez moi aujord'hui - si vous pouvez» - Via San Giuseppe Capo alle Case n.° 12 2ème étage: e in fretta e furia spariscono.
| |
Napoli Varsavia San Giuseppe Capo Case
|