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      Un profumo speciale che non ho mai più risentito, saturava quelle stanze, che, a me sembravano incantate. Mi pareva che m'accadesse l'avventura di Aladino della lampada incantata, quando conosce la bella.
      La governante apparve sùbito e mi ringraziò con un gentil sorriso, delle squisite gentilezze - diceva lei - che avevo usate alla principessa: che essa voleva attestarmelo di persona e che avessi la bontà di aspettare due minuti. Entrò subito infatti costei e se, di notte, alla luce d'una povera fiammella a gas, m'era apparsa bellissima; di giorno, nel suo abito succinto - tutto bianco guarnito di pizzi lilla, con le chiome adorne di rubini che scintillavano come gocce di sangue - essa m'apparve divina. Se ne accòrse, la bella figlia delle nevi, e col suo più angelico sorriso, (nel quale scompariva affatto la visione materiale femminile per dar vita a qualcosa d'etereo e d'ideale); mi disse:
      - Vous avez été bien gentil avec moi monsieur, et je n'ai pas les moyens, à présent, de vous témoigner ma reconnaisance: ne voudriez-vous parmi honorer de votre aimable compagnie à mon souper? Ne craignez monsieur, d'être importun; au contraire c'est moi qui doit vous avoir bien fâchez cette nuit.
      Giunta l'ora d'entrar di guardia, dovetti lasciare quell'amabil figura; ma essa era già scolpita nel mio cervello e nel mio cuore con tanta forza, che anche ora, cinquant'anni dopo il fatto, risento le impressioni soavi di quel fascino inesplicabile che spirava dalla sua persona, come una corrente misteriosa che m'aveva proprio magnetizzato.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





Aladino