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      E l'ambiente fisico? non determina egli tutti i nostri atti e la nostra condotta? Le nostre risoluzioni variano col barometro, e con una quantità di cose, che noi crediamo aver compite per nostra volontà, non sono che il risultato di queste condizioni accidentali. - Spinoza dice, con felicissima frase: «Il libero arbitrio, di cui fan pompa gli uomini, non è che la coscienza della loro volontà e l'ignoranza delle cause che la determinano.»
      Ciò vuol dire che, mentre non si può negare il fatto alla volontà, attestato del resto dall'esperienza, se ne afferma la vera Natura, ma dall'effetto dei motivi che agiscono sull'uomo. - In altre parole, la così detta volontà invece di determinare, è determinata: quando ad esempio, noi vogliamo compiere un certo atto è come dire che siano stati determinati a volere detto atto, e non un'altro; la volontà non è una facoltà innata, ma la risultante di un lavoro psicologico.
      In quanto all'etica, o condizioni morali dell'uomo che lo Zini faceva come caposaldo delle sue argomentazioni contro l'evidente razionalismo del Secchi; la morale - insomma - non sarebbe l'espressione d'un attitudine soprannaturale, ma una condizione di fatti al tutto terrena, umana, e che nessuna filosofia potrà mai demolire: all'uomo è piaciuto di fare il bene e giudicare utile la virtù invece del male e dell'ingiustizia, perchè risponde a un bisogno fisiologico di pace e di letizia; e non è lieto e felice chi fa il male e lo perpetua donde il bisogno all'umanità di perfezionarsi, e la spinta continua della Natura verso alti ideali di fratellanza e di perfezione.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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