.. mori» vuole eternizzare la bellezza meravigliosa della città del Vesuvio: ma non si sa se voglia veramente dire che dopo che s'è visto Napoli si debba morire, oppure si deve andare a vedere il paesetto di Mori.... poco distante dalla città. È un fatto però che chi vede Napoli la prima volta, rimane sbalordito e meravigliato: non c'è altra città al mondo che si presti al contrasto come Napoli - La natura e l'uomo sono messi faccia a faccia per dimostrare questo, e cioè che la bellezza del cielo, del mare e della campagna; la luce, i fiori e i suoni; sono in contrasto tra loro con tanta potenza di realtà da destare come un sentimento pauroso e tragico: a me, Napoli, fece l'impressione di magnificenza fatale, sposata a un avvenire di morte e di distruzione. Ma perchè, dirà il lettore? perchè questo sentimento, se, all'opposto Napoli sembra che folleggi perennemente di canti e suoni, e le sue ville, i suoi giardini, le sue vedute meravigliose cantano sotto la luce del sole, un ritmo di vita potente e gagliarda?
Certo è un sentimento il mio indefinibile e penoso; ma dal quale non mi è riuscito di sottrarmi quante volte ho premuto il piede sulle rive di S. Lucia e di Margherita, dei Granili e della Marinella.
Per poco che dal Vomero, lasciate vagare lo sguardo in faccia a voi lontano lontano, il grandioso panorama della baja vi si spiega dinanzi; il gran monte Vesuvio s'erge laggiù nel fondo, con un declivio dolce e soave e, a poco a poco, il vostro occhio incontra il cocuzzolo cenerognolo della bocca infernale che getta un pennacchio di fumo candido e lento nel fondo del cielo; si ripiega lungo il crinale del monte seguendo il vento dominante e, a chi lo veda per la prima volta, incute un misto di meraviglia, di paura e di grandiosità.
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