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      - Signorino; mi dice serio serio: sessanta centesimi è il pasto, e una lira per l'amico che vi ha portato!
      - O camorristi ladri, - esclamo io tutto inviperito: ora ho capito tutto; siete una manica di mafiusi e di canaglie e niente altro vi pagherò che il pasto se vi pare, altrimenti: - a mo' v'arrangio io e di corsa salto alla porta per chiamar le guardie: non me ne danno tempo, e tutti e due mi si raccomandano che non faccia scandali e che paghi quello che voglio. Pagai il mio conto e non volli dar altro.
      Così era Napoli a que' tempi: ma bisogna considerare che i Borboni ne avevano avvelenato l'anima fino nelle più profonde radici; povero popolo, così spirituale e pur così meschino!
      Come ho sempre fatto in tutte le città ove il destino m'ha portato; mi misi a studiar Napoli nei suoi ambienti, nei suoi costumi, nei suoi monumenti e nella sua vita segreta - Non è dato a me, certamente, togliere di mano a Mastriani o alla Serao, la ben fornita tavolozza e gli agili pennelli. Arison ha letto la «Cieca di Sorrento» «I misteri di Napoli» «Napoli Sotterranea?» Non esiste altra città al mondo - all'infuori di Londra - nei suoi quartieri di Soho e Whitechapel, che possa rivaleggiare con le scene plebee truci, misteriose, incredibili che si perpetuano negli oscuri vicoli e nelle viuzze nascoste agli occhi della stessa polizia.
      Matilde Serao, con le sue inimitabili scene dal vero, può darne una pallida idea; e dico pallida, perchè una novella, un romanzo, se si prestano alla penna, alla fantasia del poeta e del novelliere, offrono uno scenario troppo ristretto e strozzato; quando, invece, le tragedie, i drammi, le commedie, e le farse della vita diurna hanno per teatro una città di circa un milione d'anime, e quartieri popolari dove s'aggrovigliano le conigliere umane con le loro passioni furibonde, le gelosie sanguinarie, i rubamenti più astuti e più aggrovigliati, la vita, insomma, d'una razza di fuoco che ama intensamente, ma che odia pure con la forza delle sue viscere di lava ignivoma.


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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