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      Passava, e timidamente dirigeva gli occhi alla finestrecola da' vetri rossi e verdi come quelli di una cappelletta; Sandro non si dimenticava mai, scorgendo lontano la ben nota figurina, di dirmi: - Giulio: su, non vedi che le belle ragazze ti vengono a cercare anche da Santa Croce! (era costė appunto il palazzo dove insegnava l'angelica Margherita).
      E io, un po' impappinato, sentivo gran contento d'aver qualcuno che pareva pensasse a me; mi sembrava di non esser solo e d'avere qualche cosa di pių d'un'amica nella povera Margherita: perchč, chi poteva o avrebbe capito che la giovinetta venisse veramente da cosė lontano per puro caso, per semplice combinazione? m'alzavo, uscivo, la prendevo per mano, l'accompagnavo un momento, e ci separavamo dopo pochi minuti di rapida conversazione: nč mai questo cor vile e cieco, ebbe la forza di farle capire che non poteva contraccambiarla con altri sentimenti che non fossero fraterni e che lei - poverina - inconsapevole, giudicava d'altr'indole.
      Le domeniche - poi - era per me una gioia, l'andare fino al suo palazzo, e, con la scusa che la zia la voleva a casa con sč per tutta la giornata, si vestiva, chiedeva il permesso alla dura, acerba e grinzosa vecchia madre delle due bambine, e veniva via; toglierla a quell'ambiente di preti e di chiese portandola a fare splendide passeggiate al Vial de' Colli e fuori Porta Romana, alla Fortezza da Basso, alla Mattonaia, parlando di studi, di speranze e dell'avvenire, passava alcune ore contente.
      Infelice fanciulla! ritornano al mio pensiero i suoi tormenti! era essa religiosissima; ma la sua religione non consisteva nella pratica della chiesa e del confessionale come fanno la pių parte delle donne italiane; pia e d'alti spiriti, capiva benissimo che la fede č un dono di poesia e d'ideale che nasce, cresce e fiorisce nei cuori onesti e generosi, e merita rispetto, delicato e sincero: ne la riprendevo io - ridendo, - e le dicevo quanto č illuso il credente che si figura un'altra vita al di lā, un premio, un guiderdone alle sue pene!


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La vita di Giulio Pane
di Giulio Tanini
Tipogr. Waser Genova
1922 pagine 497

   





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