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      E l'arte medica, voi lo sapete, non è che una povera cosa - si va innanzi per induzioni.
      - Ma quelle grida? - io dissi.
      - Ciò è il meno, convulsioni isteriche. Già... il fondamento de' suoi mali è l'isterismo, un male di moda nella donna, un'infermità viziosa che ha il doppio vantaggio di provocare e di giustificare. Quella creatura è d'una irritabilità portentosa, ha i nervi scoperti, - (mi ricordo di questa espressione: «i nervi scoperti»). - La menoma contrarietà, il menomo urto bastano a provocare quella catastrofe che oggi vi ha tanto spaventato. Del resto è cosa di tutti i giorni. Fu un caso che non sia piú avvenuta da qualche tempo in quell'ora.
      - Suo cugino non sembra però molto impensierito da questo stato di cose.
      - È naturale. Non vi è rimedio.
      - Ella vi soccomberà dunque presto?
      - Non credo, la sua macchina è sí debole che non ha forza di produrre una malattia mortale.
      - Strano!
      - Ne abbiamo esempi ogni giorno; ogni trionfo è l'effetto di una lotta; occorrono elementi atti a lottare; in un corpo come quello non vi è lotta; tutti quei mali si paralizzano; i forti e i robusti giuocano sempre una partita assai seria colla infermità, i deboli se ne schermiscono. Con una salute come quella si vive spesso fino a ottant'anni.
      - È una teoria consolante pei deboli, - io dissi; - ma come ha potuto buscarsi tutti quei mali?
      - Nessuno lo sa.
      - Il suo passato?
      - Lo ignoro.
      - È giovine?
      - Venticinque anni
      (L'età di Clara!)
      - È bella?
      Il mio amico sorrise con aria di mistero, e si portò un dito alle labbra come per impormi il silenzio.


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Fosca
di Igino Ugo Tarchetti
pagine 213

   





Clara