Nulla è piú atto a renderci inamabile una persona che non possiamo amare che il vederla usare a nostro riguardo i modi e il linguaggio di un amore appassionato. La nostra ripugnanza cresce in proporzione dello zelo che ella pone a superarla. Nessuna legge in natura è piú inesorabile di quelle che reggono le simpatie e le antipatie. Non è vero che l'amore sia una questione di sentimenti, esso non è che una questione di nervi, di fluidi, di armonie animali: l'identità dei caratteri, la stima lo fortificano, non lo creano. Noi siamo spesso ingannati da queste cause apparenti, perché l'identità del carattere non è che un effetto dell'identità della costituzione.
Chi non vorrebbe dare all'amore un'origine piú spirituale e piú nobile? Ma non è possibile! Bensí egli può essere un impulso ad azioni nobili. L'amicizia gli è superiore, perché non è esclusiva. Io, come qualunque altro uomo, fui qualche volta preferito da donne giovani e avvenenti che non ho potuto riamare, nemmeno d'amor fisico; aveva ripugnanza per ciò che avrebbe formato l'altrui felicità, e ne soffriva. Avrei potuto strapparmi il cuore, ma non avrei potuto sentir nulla per esse.
Cosí era di Fosca - se non che la sua bruttezza la poneva anche fuori di questa legge.
XXV
Un giorno - ne erano trascorsi piú di venti dacché l'aveva veduta l'ultima volta - suo cugino non comparve a tavola - tutta la casa era in disordine e i camerieri ci avvertirono che Fosca, peggiorata improvvisamente, si trovava in pericolo di vita; ci fossimo perciò accontentati di un pranzo improvvisato alla meglio.
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Fosca
di Igino Ugo Tarchetti
pagine 213 |
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Fosca Fosca
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