- Capperi, non iscatta un pelo, rispose lo Scortica. L'ho veduta due settimane fa, ch'ell'era scesa in bottega per non so che, e vi so dire che è un boccone da principe. Non ha mica cattivo occhio qui il nostro Scannapecore.
- Orsù, pigliò a dire costui, tiriamo innanzi la canzone, e lasciamo stare le femmine nella loro malora.
- Ohe, disse il Graffiapelle, a udirti te, non mi sembri molto innanzi nelle buone grazie di quella ritrosetta. Ho paura che tu debba fare un buco nell'acqua. La sarebbe pur bella! Lo Scannapecore imbietolito e scornato per soprappiù.
- Adagio, carino, adagio, rispose lo Scannapecore un po' imbronciato. Io sono innanzi e non sono: infine, che cosa ti fa a te? In ogni caso non sarà mai detto che uno, o maschio o femmina, abbia scornato lo Scannapecore. Quanto alla moglie dell'armajuolo, la è un'altra cosa, e non passeranno due dì che vedrete come si vincono le femmine.
- Che sì, che ti cascherà in braccio, neh? disse lo Scortica, oppure, piglierà a pigione il palazzo del Duca per venire ad abitare con te?
- Chi sa che non accada anche questo, disse lo Scannapecore con un sogghigno che nulla aveva di buono. Se ne son vedute tante! Ma infine questa non è cosa vostra, e a cui tocca, la sbrighi. Ora beviamo, innanzi che arrivi il Duca, e teniamci pronti alla mostra. Quest'oggi ne vogliamo veder di nuove.
- Alla sua salute, gridò lo Sciancato colmando la mezzina:, ora udiamo i nuovi rispetti del Medicina. A te Graffiapelle; ohe, a che stai guardando nel fondo della mezzina? sei forse divenuto astrologo, tu? la sarebbe bella, davvero.
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