Io l'aveva ben consigliato a vostra moglie di fuggire, e voleva condurnela tostochè udii quella brutta nuova, ma essa stette salda e rifiutò di uscire di casa finchè non avesse veduto voi. L'ho anche pregata colle lagrime agli occhi, che partisse di là, che si recasse da qualche sua conoscente, almeno per sottrarsi alla prima tempesta, e per acquistare tempo, ma fu tutto indarno. Ora chi sa se saremo più in tempo.
Intanto che così parlavano, erano giunti quasi sul limitare della bottega, e stavano per porvi il piede, allorchè Martino, preso fortemente l'armajuolo per un braccio, lo trasse indietro dicendogli:
- Avete udito, messer Stefano? I manigoldi son già entrati in casa. Ponete orecchio un momento. Ecco la voce di Tonio che prega piangendo e si dispera. Oh! udite madonna Cecilia che risponde alle interrogazioni dello Scannapecore. Santo Iddio! cercano del fanciullo, ch'essa l'abbia trafugato? Ah! andiamo, andiamo che vengono abbasso.
Martino infatti s'adoperava, parte colla forza, parte colla persuasione, a togliere di là l'armajuolo: ed ora poi che aveva udito lo Scannapecore minacciare aspramente e la Cecilia uscire in singhiozzi e preghiere, diè a credere all'armajuolo che gli sgherri partissero, e con una spinta risoluta gli fè voltare il canto, e giù entrambi per la via di s. Satiro.
- Sapete, che cosa dobbiam fare? disse allora Martino. Andiamo tosto a casa di messer Franciscolo. Là non verranno a cercarci, almeno per oggi. A domani Iddio provvederà.
L'armajuolo, che fino a quel punto erasi lasciato condurre come istupidito, si trattenne sui due piedi e fissò sulla faccia di Martino due occhi che pareva schizzassero dalla fronte.
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