Forsecchè la paura ti trattiene dal parlare? Via, non sarò mica malcontento di vedere se tu pure sei così forte in teologia.
- I servi di Dio non temono i potenti della terra, rispose il padre Andrea, al quale le parole del padre Teodoro avevano inspirato una sicurezza straordinaria. Che posso io dirti che non abbi già udito dalla bocca del mio compagno? I tuoi peccati soverchiano ogni misura, ma la misericordia di Dio è grande oltre ogni umano pensiero. Deh! fa di porgere ascolto alle nostre parole, riconciliati colla Chiesa, la quale ti attende a braccia aperte, deponi ogni cattivo costume, restituisci il suo a chi spetta, provvedi al bene del tuo paese, e riconosci una volta l'autorità del pontefice.
- Poltroni sguajati! gridò il Duca. È questo dunque che mi venite infinocchiando? Ch'io faccia l'atto di sommissione al papa, e che mi dichiari suo dipendente? Un bell'evangelio che andate predicando! Volere che il papa abbia il predominio sulle cose temporali, siccome pretende di averlo sulle spirituali. E questo non chiamasi adulterare la religione? Cani di eretici, v'insegnerò io in che modo si predichi. Ehi, Medicina, va, chiamami tosto Girardolo, e in pari tempo fa dire a Lodovico e Rodolfo che stieno pronti nel cortile, insieme colla scorta, per accompagnarmi al castello di Marignano. In verità io sono pazzo a voler darmi fastidio delle parole di costoro.
Il Medicina, il quale erasi ritirato nella camera attigua, appena entrati i due frati, accorse tosto alla chiamata e volò in traccia di Girardolo, intanto che il Duca andava misurando a gran passi la sala, e sclamava di tanto in tanto, volgendo gli occhi ai due frati:
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