Dell'opera dei frati si pretende che il Comitato, come ora direbbesi, dei congiurati siasi servito per condurre a buon termine questa memorabile impresa. Essi in ciascuna città mantenevano pratiche cogli uomini più accreditati, sì che tornò facile di insinuare il progetto di questa liberazione e di prepararne i mezzi che ne assicurassero la buona riuscita.
Il congresso per formare la lega si tenne segretamente nel monastero di Pontida, posto sopra un piccolo colle tra la distrutta Milano e Bergamo. Ivi i Lombardi, tutti d'un sol pensiero, strette insieme le valorose destre pronunciarono il fatale giuramento di liberarsi dall'abborrito giogo tedesco, e presero il nome di Lega Lombarda per rispetto ai Milanesi che s'avevano meritato la compassione e l'ammirazione de' loro stessi nemici(4).
III. La battaglia di Legnano.
Nel coglier dell'uve, nel mieter del granoDovunque è una gioia, sia sempre Legnano
L'altera parola che il canto dirà.
Ma guai pei nipoti, se ad essi discesaDiventa parola che muor non compresa;
Quel giorno l'infame dei nostri sarà.
Berchet.
E voi, spose, se salva una proleDalle verghe tedesche bramate,
Al marito l'amplesso negateFinchè libera Italia non è.
Vallotti.
Il primo articolo trattato e conchiuso nel congresso di Pontida fu quello di ristabilire i Milanesi nella loro patria, di riparare le fortificazioni, di aiutarli a ripristinare le case loro, e così dare ancor nuova vita alla città che doveva essere la prima della confederazione(5). Per condurre a termine questo disegno vi voleva l'aiuto de' collegati, i quali, a ben riuscir nell'impresa, aspettarono che Federico si trovasse sotto le mura di Roma per discacciarne il Papa.
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