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      Le novelle di Milano indussero l'Imperatore ad abbandonare la Romagna e a rivolgersi verso la Lombardia. I Milanesi non si perdettero di coraggio. Si portarono ad assediare il castello di Trezzo presidiato dagli Imperiali, e fecero prigioniera la guarnigione che condussero a Milano, e costringendo di poi Lodi ed altre città ad entrare nella Lega. Le città di Lombardia che erano entrate nella Lega furono poste al bando dell'impero. Federico tenta alcune scorrerie, ma è respinto. Doveva lottare con ben 23 città, che unite avevano giurato la sua rovina, e la distruzione dei Tedeschi. Erano collegate fra esse Milano, Cremona, Lodi, Bergamo, Ferrara, Brescia, Mantova, Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Venezia, Bologna, Ravenna, Rimini, Modena, Reggio, Parma, Piacenza, Bobbio, Tortona, Vercelli e Novara. L'Imperatore fu costretto a ritirarsi nuovamente nella Germania per la strada della Savoja, l'unica che gli rimaneva. Tutto questo aveva saputo preparare e condurre l'accorto Alessandro III.
      Fermata la loro unione le città confederate pensarono di fortificare i confini della Lombardia verso le Alpi, ed in particolare quelli che toccavano le terre del Marchese di Monferrato, possente signore, che colla città di Pavia rimaneva del partito imperiale; ed a rendere immortale la fama del Sommo Pontefice, vollero creare una città che ne ricordasse ai secoli futuri il nome ed il beneficio.
      «Adunque(6) alli 22 del mese di aprile 1168, le milizie di Cremona, Milano e Piacenza si portarono fra il confine del Marchese di Monferrato, ed il confine pavese oltre Po; quivi i confederati fecero scelta di un luogo che natura istessa pareva aver fortificato; era il confluente della Bormida e del Tanaro, e là dove sorgeva il piccolo castello di Rovereto, concorsi gli abitanti di Marengo, Foro, Gamondo e di parecchi altri liguri castelli, fu per opera d'uomo innalzata una nuova città abitata in un subito da quindici mila persone, alle quali giorno per giorno venivano ad aggiungersi molte nobili famiglie di Milano e di Tortona.


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Cronaca della rivoluzione di Milano
di Leone Tettoni
Editore Wilmant Milano
1848 pagine 255

   





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