Difendete le barricate, armatevi, e vittoria e libertà sono con voi.
ORDINE! CONCORDIA! CORAGGIO!
Altre notizie di questo giorno. Il cittadino Francesco Maglia, munito d'un archibugio a due canne, caricato a quadrettoni, dalla propria casa in contrada de' Borsinari, fece una scarica sul capitano d'un drappello di soldati che ivi si erano posti, e coltolo nel petto costrinse gli altri immediatamente alla ritirata.
Il cittadino negoziante Giuseppe Paganuzzi, dalla finestra della sua abitazione uccise con un colpo di schioppo un granatiere che serviva di spione al comandante de' suoi, mentre ordinava le truppe sulla piazza del Duomo.
Fra coloro che si distinsero per zelo e per santo amor di patria devesi annoverare il cittadino Vernauy, che a porta Vercellina incontratosi prima coi Pompieri, gridava ad alta voce: Bravi Pompieri la rivoluzione giustamente e santamente è incominciata in Milano. Vi mandano in città per battere il popolo. Ricordatevi di non far fuoco sui vostri fratelli, altrimenti perderete l'onore e fors'anche la vita. Poco di poi incontratosi coi Gendarmi, gridava le istesse parole, aggiungendo: Viva la Gendarmeria Italiana S'adoperava quindi nella costruzione delle barricate, e colla voce e colla forza diede non dubbie prove di sè.
Giuseppe Ferrario, impiegato presso la strada ferrata di Porta Tosa, fu pure de' primi che invasero l'ex palazzo di Governo, che s'impadronirono di O'Donell, e che piantarono la bandiera tricolore su quel palazzo. Nei susseguenti giorni combattè valorosamente, predando molte armi che consegnò al Comitato di Guerra.
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