Pagina (63/255)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Furono pure svaligiate le sale d'armi del cittadino Pezzoli, consistenti similmente in arme antiche e moderne di molto valore; e alla stessa guisa si andò a prendere tutte quelle da fuoco e da taglio che si trovavano in alcune botteghe d'antichità.
      Le barricate che quasi per incanto si erano alzate nel giorno antecedente, si formarono col lastricato delle contrade, con casse e cassoni pieni di ciottoli, con carrozze, carri, panche di chiese e di scuole, tavole, materassi, sedie, pagliaricci, ed ogni altra sorta di masserizie. Fra le moltissime furono distinte a porta Romana che si fecero con tutte le carrozze di Corte trovate nella soppressa chiesa di S. Giovanni in Conca. Al teatro della Scala con tutte le scranne del teatro. Al Giardino con tutti gli attrezzi che servirono per le feste dell'incoronazione dell'imperatore Ferdinando in re della Lombardia e Venezia di fatale ricordanza, nella contrada del Monte dello Stato con tutte le diligenze della ditta Franchetti. Al Cordusio con alcune centinaja di balle di libri bollettarj presi nel cortile dell'ufficio del Bollo. A Porta Tosa si fecero delle barricate mobili con immensi rotoli di fascine(34). Al Leone di Porta Orientale si trovò pure un piano-forte a coda, di ottave sei e mezzo, dell'autore Fritz, che il signor Antonio Vago, fabbricatore e negoziante di piani-forti, volle somministrare al bisogno; e dopo otto giorni avendolo ritirato lo trovò intattissimo, sebbene avesse ricevuto ed acqua e sole, e fosse stato tutto coperto di terra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cronaca della rivoluzione di Milano
di Leone Tettoni
Editore Wilmant Milano
1848 pagine 255

   





Pezzoli Romana Corte S. Giovanni Conca Scala Giardino Ferdinando Lombardia Venezia Monte Stato Franchetti Cordusio Bollo Porta Tosa Leone Porta Orientale Fritz Antonio Vago