Vigilanza e coraggio.
ORDINE! CONCORDIA! CORAGGIO!
Innumerevoli sono i tradimenti dei nemici in questo giorno, gli strattagemmi ed i tentativi per incendiar le barricate: ma sono inutili sforzi; mentre gli uomini cogli archibugi, colle tegole e coi sassi vi scacciano i soldati, le donne coraggiose vanno gettandovi sopra dell'acqua.
Porta Romana. Alcuni Croati che si trovavano nella polveriera di S. Apollinare, messi in fuga da un drappello di cittadini, si rifuggirono sul far della notte nelle vicine ortaglie di Quadronno. I valorosi Nova e Grilloni, con altri, li inseguirono, e fermatisi ad una voce che gridava pietą, entrarono nella casa di un ortolano, dove fecero prigionieri cinque Croati, che condussero in casa Trivulzio. In quella casa si trovņ mutilato in modo orrendo il corpo di una donna e di tre suoi figli ancor fanciulli.
Porta Tosa. In questo giorno il numero de' combattenti va ingrossandosi sempre pił, ed intrepidi al continuo fuoco del cannone stringono il nemico da tutti i lati. I contadini al di fuori fanno altrettanto. Il primo numero del giornale Fratellanza, ci riporta il seguente fatto successo mentre fervea pił accanita la pugna. «Un ragazzo di 12 o 14 anni al pił, si distingueva fra gli altri, salutando colle beffe e coi fischi ogni colpo di cannone e la grandine delle palle austriache».
«Allo scherno aggiungeva la disfida; onde arrampicatosi sul ciglio di una barricata fra le pił vicine al nemico, vi si pose a cavalcione, e col gesto usato dal basso popolo allorchč esprime il piacere d'averla fatta o di volerla fare a qualcuno, andava provocando quei soldati ad avvicinarsi a coglierlo».
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