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      In questo stesso dì verso le ore due e mezzo dopo il mezzo giorno, una banda di quei soldati masnadieri sfondò le porte dell'antica osteria di Brera, Lorivoli, sull'angolo del Monte di Pietà, ed entrativi misero tutto a sacco e ruina sotto la condotta del proprio colonnello.
      Porta comasina. Verso il mezzogiorno un Maggiore ungarese, preceduto da una truppa di gente, dal castello si avanza al Ponte Vetro, agitando in aria un fazzoletto bianco e gridando pace, pace, ed assicurando che a Porta Comasina aveva fatto sospendere il fuoco a' suoi Ungheresi, e che non avrebbe riprese le ostilità, purchè le sue truppe non fossero molestate. Vado dal Generale in Capo in castello per un accomodamento: chi vuol venire con me si farà persuaso. Il sacerdote D. Pietro Mauri, della parocchia di S. Tommaso, accompagnò il Maggiore insieme con un altro ufficiale degli Ussari che era venuto in quel mentre. - Alcuni asseriscono di aver osservato un Tirolese di picchetto all'imboccatura della contrada, che dimenando il capo faceva segno di non fidarsi. - Poco dopo un Poliziotto, disarmato scortato da tre militari italiani col moschetto abbassato e senza bajonetta, si porta dal prestinajo in contrada del Baggio a prendere un gran cesto di pane di formento che fa portare con sè. Questo momento fu propizio anche per gli abitanti che andarono a provveder pane e commestibili. - Il Poliziotto ritorna di nuovo per prendere dell'altro pane, ed intanto quelli che aspettavano il prete, non vedendolo a ritornare, afferrarono il poliziotto e gliene dimandarono conto.


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Cronaca della rivoluzione di Milano
di Leone Tettoni
Editore Wilmant Milano
1848 pagine 255

   





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