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      Questo nuovo genere di politica non è in correlazione co' suoi fatti. Ritorni Pio IX, Dio è con noi ed il grido di viva Pio IX sarà il nostro grido di guerra, ed in nome di Dio noi vinceremo: la nostra patria sarà libera dagli oppressori.
      Ritorno al mio officio di narratore:
      Alle ore 5 del mattino Radetzky fece suonare a raccolta. Sembrava che le cose dovessero avere un prospero fine nella giornata. Il Feld Maresciallo non aveva mai osato mostrarsi alla valorosa gioventù di Milano durante la pugna dei tre giorni precedenti, poichè i traditori si guardano molto dal porre in compromesso il loro grado. Egli esponeva la bandiera bianca e chiedeva un armistizio, ed anche proponeva la pace e lo sgombro di tutte le sue truppe dalla città a patto che i Milanesi dovessero levar le coccarde, la bandiera italiana, gridar viva Ferdinando e dargli trenta milioni di lire austriache. Questa stolida proposizione venne rigettata dal nostro governo dopo lunga discussione, come ben si doveva aspettare. Non abbiamo altra prova di questo che nei Racconti di 200 testimoni, negli editti del Municipio e nella seguente dichiarazione dei Consoli, diretta al Feld Maresciallo alle ore quattro pomeridiane di questo stesso giorno. È a desiderarsi che questo sunto di storia risguardante uno dei principali fatti della rivoluzione sia trattato da penna più dotta della mia: perocchè infruttuose mi riescirono tutte le indagini in proposito, essendoci chi la racconta in un modo, chi in un altro, e tutti, secondo loro, furono testimoni oculari.


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Cronaca della rivoluzione di Milano
di Leone Tettoni
Editore Wilmant Milano
1848 pagine 255

   





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