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      Ecco dunque l'unica prova che posso dare:
     
      A S. E. IL SIGNOR MARESCIALLO RADETZKY
     
      Signor Maresciallo
     
      Abbiamo il dispiacere di dire a V. E. che la sospensione di ostilità, dietro la domanda che vi abbiamo fatto nella conferenza di questa mattina, che ci avete incaricato di proporre all'autorità municipale della città di Milano, non è stata accettata. I membri componenti la municipalità dopo averci domandato di deliberare sulle proposizioni, che noi abbiamo lor fatto da parte vostra, ci hanno or fatto conoscere questa determinazione. Abbiamo l'onore di trasmettere a V. E. la copia della loro risposta.
      In tale stato di cose, dietro le grandi manifestazioni di umanità che V. E. ha voluto farci, e di cui prendiamo nota, speriamo che le misure che ella vorrà prendere non saranno della natura di compromettere l'esistenza e le proprietà dei nostri nazionali a Milano, se diversamente fosse noi stessi saremmo in caso di reclamare quanto ha promesso questa mattina di accordarci il tempo e i mezzi necessarii per metterli in sicurezza; noi ci proporremmo di proteggere la loro uscita accompagnandoli in corpo sino ad una delle porte; e domanderemmo inoltre a V. E. delle Salvaguardie scritte per le nostre abitazioni e cancellerie consolari.
      Preghiamo V. E. di risponderci subito in proposito e di aggradire, ecc.
      Milano, 21 marzo 1848, alle ore 4 pomerid.
      (Seguono le firme dei Consoli).
     
      La pugna va crescendo, ed in questo giorno che a noi si presenta vestito di così splendido sole di quali trionfi non saremo noi testimonj?


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Cronaca della rivoluzione di Milano
di Leone Tettoni
Editore Wilmant Milano
1848 pagine 255

   





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