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      Uffiziali e soldati, che avete stentato sotto l'angoscioso servigio, sotto le verghe dell'Austria, venite a dimenticare il passato, a cancellarlo sotto la bandiera tricolore, che fra breve sventolerà dall'Alpi ai due mari.
      Intrepidi montanari e valligiani di Svizzera, che avete or ora deposte le armi impugnate a difesa de' vostri politici diritti, ripigliatele per rivendicare con noi i diritti dell'umanità.
      Generosi Polacchi, nostri fratelli nella sventura e nella speranza, accorrete, accorrete per riconsolarvi nel nostro amplesso, per farvi tra noi sicuri, che tarda a venire, ma pur viene il giorno in cui risorgono i popoli oppressi e si rinnovellano nel puro etere della libertà. Accorrete a combattere il comune nemico: ogni colpo di che lo percuoterete, vi sarà promessa del vostro non lontano riscatto.
      Italiani... oh! voi siete già accorsi; e, stretti nelle vostre braccia, noi ci siamo sentiti più sicuri di vincere.
      Prodi di tutti i paesi, venite, venite: la nostra è la causa di tutti i generosi, di tutti quelli che sentono la virtù dei santi nomi di PATRIA e di LIBERTA'.
      Dio è con noi: già ne 'l presagiva Pio IX in quella sua benedizione a tutta Italia: lo dice il popolo nella robusta semplicità del suo linguaggio: lo dicono i sapienti affascinati dai miracoli di quest'eroica settimana: Dio è con noi! - All'armi, all'armi! Vinciamo un'altra volta, e per sempre.
     
      Casati, Presidente.
     
      Borromeo Vitaliano - Giulini Cesare - Guerrieri Anselmo
      Strigelli Gaetano - Durini Giuseppe - Porro Alessandro


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Cronaca della rivoluzione di Milano
di Leone Tettoni
Editore Wilmant Milano
1848 pagine 255

   





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