Durante la funzione si sentiva un continuo e forte cannoneggiare, e le truppe schierate sulla piazza fecero i fuochi di parata; quindi S. M. con lo Stato Maggiore passò la prima rivista alle 24 compagnie della Guardia Comunale. Alla sera vi fu splendidissima illuminazione per tutta la città, che venne rinnovata la sera vegnente.
A un'ora dopo mezzo giorno della domenica, giorno 26, arrivò fra noi la milizia Sabauda fra le acclamazioni di un popolo esultante che affollatissimo si era portato alla Piazza d'Armi e fuori del Sempione per incontrarla, sebbene il cielo mandasse dirottissima pioggia. V'era pure la nostra Milizia Civica, divisa già in varj drappelli ed in buon numero schierata nei due lati della strada a fare il presentat'arm'. Alcune gentili signore non poteronsi tenere dall'allungare le loro graziose manine e porgere delle coccarde tricolori a que' garbati ufficialetti, che con molta eleganza se le mettevano sul cuore unite a quella dell'amato loro Sovrano. Le grida di Viva i fratelli Piemontesi, Vivano i Prodi Lombardi, Viva l'Italia libera, venivano contraccambiate tra gli spettatori e gli arrivati.
Lo stesso Carlo Alberto, alla testa di altro poderoso esercito partiva nel medesimo giorno coi Figli, dopo d'aver raccomandati la Regina, la Duchessa ed i Principini alla Guardia Nazionale. Il nobile disinteresse di questo magnanimo Principe, che abbandonò così spontaneo la deliziosa sua reggia per combattere il comun nemico alla testa delle sue truppe, e divider con esse gli stenti della guerra, gli acquistò tanta simpatia nei cuori di tutti gli Italiani e particolarmente dei Lombardi, che tanto valorosi quanto generosi gli stanno preparando un premio condegno al suo merito.
| |
Stato Maggiore Guardia Comunale Sabauda Piazza Armi Sempione Milizia Civica Sovrano Piemontesi Vivano Prodi Lombardi Italia Carlo Alberto Figli Regina Duchessa Principini Guardia Nazionale Principe Italiani Lombardi
|