Inesorabile l'odio de' suoi ministri alla vocazione del nostro destino, ebbe la pena delle tenebre misteriose, mentre le tribų dei militi votivi al martirio consumatore della tirannide ivano nello splendore sfolgorante dal labaro del riscatto; e simili ai Cherubini veglianti l'arca primitiva le immagini di Ambrogio e di Galdino, domatori delle esorbitanze imperiali di Teodosio e di Federigo, precedevano i passi della nostra vittoria. E ai pargoletti chiedenti nel dė delle grazie, perchč le rombe a stormo delle squille innanzi chiamanti al pericolo espandessero allora i placidi suoni del giubilo, i vecchi rispondevano: - ecco il dė della perenne ricordanza, nč opere servili lo profaneranno pių mai nel paese dei grappoli e delle spiche, il paese archetipo della redenzione di ogni popolo.
Dolce la lode degli antenati al cuore dei posteri meritevoli di serbarla negli inni della tradizione, se come voi, o nepoti dei prodi propulsatori delle ostili masnade dopo un secolo ricacciate da noi, abbiano una fama loro propria, che stia nel firmamento qual luminare senza tramonto: ma gli asterismi sono storici monumenti, in cui si effigiarono i fatti ordinatori del mondo morale, simboli eterei dei volghi d'Italia, che staranno, come quelli dello zodiaco, permanenti nella individualitā di un nome e di un'orbita con armonia di evoluzioni successive e simultanee intorno al sole, occhio sol egli della Provvidenza per noi.
Benedetta la luce di raggi moltiplici ed una vita della materia e dello spirito, elemento originario dell'universo, che il Verbo creatore mise nell'abisso delle cose, e salvatore in quello delle idee!
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