Allo scoppio della Rivoluzione intraprese a costruire delle barricate a difesa della contrada del Durino, e quindi diresse il piano d'attacco di Porta Tosa, nella quale impresa fu mirabilmente secondato dal conte Luigi Belgiojoso e dai suoi figli Cesare ed Alberto. L'Omboni passò poi tra le prime file dei Volontarii, ai quali potrà giovare colla spada e col consiglio.
Pirovano Paolo, d'anni 17, di professione falegname, fu il primo a superare la barriera di Porta Tosa. Egli consegnò una quantità di munizioni da guerra, e specialmente palle di mitraglia da lui raccolte sotto il fuoco dei cannoni. Domandatogli qual ricompensa si sarebbe potuto proporre al Governo in premio del suo coraggio, rispose non ambire altro che l'onore d'esser ammesso alla Guardia Civica. Egli fu inoltre il primo a portar fuori di Milano la bandiera italiana tricolore.
Simonetta Antonio, ora capitano della Milizia nazionale del rione di S. Eufemia, che seppe aggiungere al nostro partito il Corpo dei Finanzieri, i quali dalla domenica a tutti gli altri giorni della Rivoluzione si distinsero per zelo e per coraggio dispersi per la città. Avrei avuto a narrare qualch'altro fatto che onora il distinto cittadino Simonetta, se la somma modestia dello stesso non me ne avesse imposto silenzio intorno ai medesimi.
Sottocorno Pasquale, che pel primo incendiò le porte del palazzo del Genio, e diede altre prove di valore, ottenne dal Governo Provvisorio il seguente attestato che fu affisso su tutti gli angoli della città.
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