Adempiuta con ogni diligenza possibile una tale missione, il Comitato di guerra lo autorizzò a ritirare e custodire tutti gli arredi d'abbigliamento che si trovavano in Castello. È inutile il dirlo, conviene aver veduto quel luogo siccome noi che ne fummo testimonj poco dopo la fuga di quelle orde di barbari, perchè si possa immaginarne o descriverne l'orrido aspetto. Tutto era disperso per le corti, spezzati i bauli, infrante le casse ed il contenuto in balía del popolo, che, ancor furente, in grandi masse rovistava, per disprezzo e scherno, quei miseri avanzi, il cui succidume infettava l'aere, e respingeva perfino i più caldi investigatori dal penetrare in quelle stanze, ove tutto era confusione e disordine. Ma il Suzzara fece tosto espurgare da ogni immondizia più di 400 locali; fece praticare suffumigi in ognuno di essi, e poscia incominciò a separare gli oggetti varj: or tu vedi magazzini di monture, di ferramenta, di giberne, di coperte di lana, di piumaccini, di pelli, ecc., tutti disposti in bell'ordine, e quindi questo locale, mercè la sua indefessa attività e diligenza si può visitare, come lo visitammo jeri con gentili signore, senza alcun ribrezzo, tanto egli seppe renderlo accessibile anche alle persone più schive.»
«La patria per così magnanime azioni gli sarà riconoscente.» Destrani. - (Dai Racconti di 200 e più testimoni oculari).
Terzi Giovanni Federico, studente di legge d'anni 19, si distinse combattendo al Genio, ai portoni di Porta Nuova, dove uccise un austriaco, ed in ispecie a Porta Tosa, dove trovata una famiglia in mano de' Croati, trasse loro di mano un ragazzo di circa sei anni, che sugli omeri portò al Comitato di pubblica Sicurezza non senza pericolo della vita, giacchè una palla nemica portavagli via il cappello.
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